Se pensavi che il Giappone fosse solo templi silenziosi e riti solenni, l’Hadaka Matsuri ti farà ricredere. Conosciuto come il “Festival degli uomini nudi”, questo evento affonda le radici nello shintoismo ed è oggi una delle feste più spettacolari e curiose del paese.
L’Hadaka Matsuri nasce come rito di purificazione. Nello shintoismo, entrare in contatto con oggetti sacri e rituali di resistenza fisica rappresentano un modo per liberarsi delle impurità e attirare buona fortuna per l’anno successivo. La sua forma più famosa si tiene ogni febbraio a Okayama, presso il tempio Saidai-ji.
Immagina migliaia di uomini quasi completamente nudi (indossano solo il tradizionale fundoshi, una sorta di perizoma bianco) che si radunano nel tempio in pieno inverno. L’apice del rito avviene quando, a mezzanotte, il sacerdote getta tra la folla dei bastoncini sacri chiamati shingi. I partecipanti si contendono con foga questi oggetti, perché chi riesce ad afferrarli e infilarli in un contenitore di legno sarà benedetto da un anno di fortuna e prosperità.
Da un lato c’è il significato religioso: purificazione, fortuna e protezione. Dall’altro, lo spettacolo è impressionante: migliaia di corpi che lottano e resistono al freddo glaciale in una bolgia rituale che attrae ogni anno turisti da tutto il mondo. È un rito che oscilla tra sacralità e performance, esattamente ciò che lo rende così affascinante.
Oltre al lato religioso, l’Hadaka Matsuri è un momento di grande coesione sociale. Le comunità locali si mobilitano per accogliere visitatori, organizzare eventi collaterali e mantenere viva una tradizione che, pur sembrando insolita agli occhi occidentali, ha un forte valore identitario in Giappone.
L’Hadaka Matsuri è un esempio perfetto di come i riti religiosi possano assumere forme sorprendenti: tra sudore, gelo e fede, il Festival degli uomini nudi unisce folklore e spiritualità, regalando ogni anno uno degli spettacoli più singolari del calendario giapponese.
Ascolta il nostro podcast
Se questo articolo ti ha incuriosito, sappi che ci sono tanti altri riti religiosi a dir poco… “curiosi”, nel nostro podcast: “Teopop – I mille volti del sacro“, con David Sarrocco.
Disponibile su Spotify, Apple Podcast, YouTube e tutte le principali piattaforme di streaming.
In copertina: foto di Lee-Sean Huang – CC BY-NC-SA 2.0 (Flickr)