Viviamo connessi: navighiamo, lavoriamo, chattiamo, facciamo acquisti e gestiamo il conto in banca direttamente dal nostro smartphone. Eppure, nella vita digitale, facciamo spesso scelte poco sicure senza rendercene conto.
Ecco 5 errori comuni di sicurezza informatica che tantissime persone commettono ogni giorno — e come correggerli facilmente.
1. Usare la stessa password per tutto
“Chi se le ricorda tutte queste password?” È la frase che accomuna milioni di utenti. Così finiamo per usare sempre la stessa, magari facile da ricordare: il nome del cane, la data di nascita o la classica “123456”.
Il problema è che, se uno solo dei servizi che utilizziamo subisce una violazione (e succede molto più spesso di quanto si pensi), i criminali informatici possono accedere automaticamente anche agli altri account. Questo si chiama credential stuffing ed è una tecnica molto usata.
Cosa fare? Utilizza un password manager, che crea e conserva password complesse e uniche per ogni account. Ti basta ricordarne solo una. In alternativa, prendi l’abitudine di cambiare password regolarmente e attiva l’autenticazione a due fattori (2FA), quando disponibile.
2. Connettersi a Wi-Fi pubblici senza precauzioni
Siamo fuori casa, il piano dati è quasi finito e ci connettiamo subito al Wi-Fi gratuito del bar o dell’hotel. Comodo, sì — ma anche rischioso. Le reti pubbliche spesso non sono cifrate o sono facilmente intercettabili da chiunque abbia un minimo di competenze tecniche.
Un cybercriminale può mettersi “in mezzo” tra te e la rete (attacco man-in-the-middle) e intercettare tutto quello che fai: password, dati bancari, messaggi.
Come proteggersi? Quando usi un Wi-Fi pubblico:
- Evita transazioni delicate (es. acquisti online, accesso alla banca).
- Usa una VPN, che cifra il traffico e lo rende illeggibile a chiunque stia spiando.
- Se possibile, collega solo siti HTTPS (quelli col lucchetto nella barra degli indirizzi).
3. Ignorare gli aggiornamenti del sistema operativo e delle app
“Lo faccio dopo.” Quante volte abbiamo rinviato un aggiornamento? Tuttavia, gran parte degli aggiornamenti non servono solo a migliorare grafica o funzioni: risolvono vulnerabilità scoperte da esperti o segnalate da utenti.
Sistemi operativi, browser, app: tutto può diventare un punto d’accesso per un attacco, se non aggiornato. Gli hacker cercano proprio dispositivi non protetti: un aggiornamento mancato può aprire la porta a malware, ransomware o spyware.
Il consiglio? Abilita gli aggiornamenti automatici quando puoi e riavvia i dispositivi almeno una volta alla settimana: molti fix entrano in funzione solo al riavvio.
4. Cliccare su link sospetti (senza pensarci due volte)
Hai ricevuto un’email urgente dalla “Poste Italiane” che ti chiede di aggiornare i dati? O un SMS da un numero sconosciuto con scritto “Pacco in consegna, clicca qui”?
Queste sono trappole di phishing, tra le più diffuse online. Sono messaggi costruiti per sembrare autentici e spingerti a cliccare su un link, che poi porta a un sito falso o scarica un virus.
Anche gli utenti più esperti possono cascarci, perché i messaggi sono sempre più curati e realistici.
Cosa fare?
- Verifica sempre l’indirizzo del mittente: spesso è simile ma con piccoli errori.
- Non cliccare di impulso: fai una pausa, controlla, chiedi conferma.
- Se un messaggio è davvero importante, troverai la comunicazione anche accedendo direttamente al sito ufficiale, non tramite link ricevuti.
5. Condividere troppi dati personali online
Ogni quiz su Facebook, ogni app che chiediamo “Accedi con Google”, ogni sito dove inseriamo nome, email, città, compleanno… rappresentano potenziali fonti di raccolta dati. Alcuni di questi dati sono usati per scopi pubblicitari, ma possono anche essere venduti o finire in violazioni di sicurezza.
Peggio ancora: possono essere usati per creare profili falsi, rubare identità o costruire truffe su misura.
Il consiglio? Condividi solo lo stretto necessario, usa un’email secondaria per registrarti a siti non essenziali, controlla chi gestisce i tuoi dati (può valere la pena leggere la privacy policy, almeno una volta!) e personalizza le impostazioni di condivisione sui social.
Conclusione: piccoli gesti, grande sicurezza
La sicurezza informatica non è solo una questione da esperti, ma un’abitudine quotidiana. Come chiudiamo la porta di casa o indossiamo la cintura in auto, possiamo imparare a proteggerci anche online.
Conoscere i rischi, riconoscere le trappole e fare scelte più consapevoli — anche piccole — è il primo passo per vivere il digitale in modo più sicuro e sereno.
E no, non serve essere hacker per difendersi dagli hacker.
Ascolta il nostro podcast che parla di sicurezza informatica
Se è vero che i consigli non sono mai abbastanza, forse dovresti ascoltare il nostro podcast: “Box Security“, con Roberto Turturro.
Disponibile su Spotify, Apple Podcast, YouTube e tutte le principali piattaforme di streaming.
In copertina: Foto di Gerd Altmann da Pixabay